Pochi giorni fa è stato il compleanno di Francesco Moser (66 anni – auguri “Sceriffo”!) e, per l’occasione, il corridore trentino nonché ciclista italiano più vincente di tutti i tempi con 273 vittorie, ha deciso di festeggiare la propria ricorrenza personale parlando del suo evento più caro: “La Moserissima”, di scena l’8 luglio a Trento con la terza edizione nell’ambito degli appuntamenti de “La Leggendaria Charly Gaul – UCI Gran Fondo World Series”, organizzati dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale.
“La ciclostorica è stata creata – sottolinea la direttrice Elda Verones – per poter festeggiare il decennale de ‘La Leggendaria Charly Gaul’, una manifestazione legata alla storia, un evento vintage dedicato alla famiglia Moser e realizzato con la loro collaborazione, del Giro d’Italia d’Epoca e de L’Eroica”. Già, l’Eroica, a “La Moserissima” sarà presente con le due figure di maggior rilievo: il fondatore Giancarlo Brocci e l’icona più nota, ovvero Luciano Berruti, con la sua celebre Peugeot 1907.
Essa che è ormai il riferimento mondiale per ogni altra ciclostorica, trovò a suo tempo in Francesco Moser uno dei primi estimatori e partecipanti, in grado di comprendere da subito l’impatto che avrebbe avuto la riscoperta della strada bianca anche nella sua versione per i professionisti. A testimoniare il nuovo rapporto col mondo di Eroica, a “La Moserissima” i membri del suo Ciclo Club potranno iscriversi ad una quota convenzionata. E pensare che Francesco Moser ha cominciato a dedicarsi al ciclismo solo a 18 anni, quando visse un periodo dilettantistico nel team della Bottegone, passando successivamente al professionismo nel 1973. In due anni appena si laurea campione italiano a Pescara, ed ha 24 anni quando si presenta al Tour de France del 1975, indossando la maglia gialla per sette giorni e mettendo in seria difficoltà il “cannibale” Eddy Merckx, divenendo già un idolo delle folle transalpine assiepate lungo i lati della pista. Nel 1976 partecipa ai Mondiali di Ostuni conquistando la medaglia d’oro nella gara ad inseguimento su pista, mentre l’anno seguente, in Venezuela, la maglia iridata di campione del mondo è sua e con essa nel 1978 trionferà ben 39 volte. Nel 1984 a Città del Messico batte il record dell’ora frantumando il primato precedente nientemeno che di Eddy Merckx, fino a quel momento imbattuto da dodici anni.
Per Francesco Moser “La Moserissima” è uno dei fiori all’occhiello della tre-giorni trentina, e quest’anno la competizione avrà non uno ma ben due percorsi: “Siamo giunti alla terza edizione introducendo un percorso più lungo (perché ci sono ciclisti che… se non fanno fatica non sono contenti), interessando l’argine del fiume Adige fino a Salorno. Nessuna regione in quanto a piste ciclabili è come il Trentino. La gara non è competitiva e all’Istituto Agrario ci sarà una salita avvincente, scendendo poi verso Lavis. Appuntamento per venerdì sera per la cena (a casa Moser – aperta a tutti su prenotazione) e sabato per la pedalata”.
I precetti ciclistici proposti da “L’Eroica” e da “La Moserissima” vanno di pari passo, e seppur sembrino retrò, sono assai più moderni di quanto si pensi.
Info: www.lamoserissima.it e eroica.it