L’edizione 2017 di Internazionali d’Italia Series si è conclusa Sabato 3 Giugno in Valle d’Aosta nel segno di un grande spettacolo tecnico e fisico: Courmayeur MTB Event ha rispettato tutte le aspettative della vigilia, offrendo ai tanti appassionati sul percorso sfide ad altissima intensità, su un anello di 4 km tecnicissimo e che ha messo severamente alla prova i fisici degli atleti, già testati dallo sfiancante uno-due di Coppa del Mondo, e anche i loro mezzi tecnici. Merito al Velo Club Courmayeur per aver creato un tracciato che gli atleti hanno definito ancora più bello di quello dei Campionati Italiani di dodici mesi fa.
Un test davvero provante per i 200 atleti in gara, ma un segnale molto indicativo: nessuna delle sei maglie di leader di Internazionali d’Italia Series, firmate da Northwave Custom Project, ha cambiato padrone al termine dell’ultima sfida. Segno che le cinque tappe di questi Internazionali d’Italia, da Verona a Courmayeur, passando per Milano, Montichiari e Nalles, sono state in grado di portare alla luce i reali valori in campo, e di porsi come cartina al tornasole per i tanti atleti di livello che a questa edizione hanno preso parte. CM Outdoor Events, società organizzatrice di Internazionali d’Italia Series, è riuscita quest’anno ad alzare ancora il livello competitivo e qualitativo: il percorso intrapreso in sinergia con la Federazione Ciclistica Italiana continua a sortire frutti importanti.
Courmayeur ha assistito al trionfo di Marco Aurelio Fontana (Bianchi Countervail), che ha colto il suo sesto successo assoluto agli Internazionali d’Italia (2008, 2011, 2012, 2013, 2014, 2017) in una stagione che lo ha visto cambiare squadra e ritrovare smalto ai massimi livelli. Per lui in Valle d’Aosta anche la soddisfazione di un’altra vittoria di tappa, la terza in questa edizione dopo Verona e Nalles. Fra le Donne, invece, Serena Calvetti (Damil GT Trevisan) ha dovuto lottare per riuscire a portare a casa il titolo di Internazionali d’Italia, il secondo da Elite dopo quello del 2014.
In campo Under 23, Chiara Teocchi (Bianchi Countervail) si è confermata in vetta alla categoria, pur non essendo riuscita a fare il bis in campo Donne Open. Fra gli uomini, Nadir Colledani (Torpado-Gabogas) è riuscito a tenersi alle spalle il favorito Gioele Bertolini. Infine, fra gli Junior netti e meritati successi per Juri Zanotti (VC Monte Tamaro) e Marika Tovo (Rudy Project XCR).
Uomini Open: Tabacchi fa sudare Fontana, niente da fare per Tempier
Chi a Courmayeur si aspettava un duello fra gli uomini del Team Bianchi Countervail non aveva fatto i conti con Mirko Tabacchi. Il rappresentante del Corpo Sportivo Carabinieri, orfano oggi dei fratelli Braidot, ha impostato una gara d’attacco fin dalla primissima tornata, conclusa al comando in compagnia di Jonathan Botero (KTM Protec Dama), mentre alle loro spalle si metteva in evidenza un quartetto composto da Andrea Tiberi (NOB Selle Italia), Nadir Colledani (Torpado-Gabogas) e Fontana, mentre Tempier era ancora una volta vittima di una partenza sottotono.
Nel secondo giro, prima un problema tecnico metteva fuori causa Botero, poi la rottura della catena costringeva Kerschbaumer a una disperata corsa verso la (lontanissima) area tecnica: concluderà comunque la gara, chapeau all’atleta altoatesino. Al comando si formava il tandem che avrebbe retto in testa fino al penultimo giro, quello fra Fontana e Tabacchi, mentre alle loro spalle Tempier emergeva davanti agli altri avversari, ma senza riuscire ad avvicinarsi ai primi.
Al termine del penultimo giro, Tabacchi era costretto allo stop per una foratura, dando di fatto via libera a Fontana verso il doppio trionfo. L’italiano veniva riagganciato da Tempier, ma reagiva d’orgoglio riuscendo di nuovo a distanziare il francese e a centrare una seconda piazza di grande soddisfazione. Terzo posto per Tempier, che rimane quindi secondo in classifica generale, quarto per Tiberi (terzo nella generale), quinto un ottimo Nadir Colledani, premiato con merito come miglior Under 23 del circuito.
Calvetti più forte della sfortuna: è regina di Internazionali. A Courmayeur è sempre festa Lechner
E’ stata gara dura nella categoria Donne Open, ma ad avere la meglio è stata la più forte d’Italia. Eva Lechner (Clif Pro Team), che l’anno scorso aveva centrato a Courmayeur il titolo italiano, si è ripetuta quest’oggi nell’ultima prova di Internazionali d’Italia Series, in quello che era per lei anche il debutto stagionale in Italia. La Lechner ha tenuto la prima posizione sostanzialmente da inizio a fine gara, a dispetto di una scivolata nella parte più tecnica, che tanti problemi ha dato a molte atlete.
L’unica rivale capace di insidiare nelle fasi iniziali la prima posizione della maglia tricolore è stata l’attesissima atleta di casa, Martina Berta (KTM Protec Dama), che dopo le belle prove in Coppa del Mondo ha fatto urlare il pubblico di casa con una gara di grande grinta.
Nella prima tornata, insieme a Lechner e Berta si era messa in luce anche Serena Calvetti (Damil GT Trevisan), che già ieri nella prova del Team Relay aveva dato prova di un’ottima condizione. Tuttavia, per la maglia rosa di leader di Internazionali d’Italia è stata tutt’altro che una gara semplice: ben due forature l’hanno infatti costretta a fermarsi e ripartire altrettante volte. La 27enne piemontese non si è però persa d’animo, risalendo più volte posizioni e riuscendo infine a chiudere con un terzo posto che vale oro, e che significa trionfo finale nella classifica di Internazionali d’Italia Series.
Non ha brillato, infatti, Chiara Teocchi (Bianchi Countervail), che al via di Courmayeur MTB Event aveva solo tre punti da recuperare sulla Calvetti: per la giovane bergamasca arriva solo il settimo posto, con la consolazione della piazza d’onore in classifica generale e la vittoria nella categoria Under 23, in entrambi i casi davanti alla Berta. La quarta piazza di giornata è andata a Lisa Rabensteiner (Focus XC International), davanti ad un’altra giovane, Giorgia Marchet (Four Es Racing Team).
Uomini Junior, il re è Juri Zanotti. Ultima tappa alla sorpresa Avondetto
L’aveva vestita fin dalla tappa di Montichiari, ma adesso è ufficiale: la maglia rossa Northwave che premia il leader di Internazionali d’Italia nella categoria Junior appartiene a Juri Zanotti. L’atleta del Velo Club Monte Tamaro ha costruito il suo successo con due primi e due secondi posti nelle quattro gare valide (la Junior Series di Milano non assegnava punteggio per Internazionali d’Italia), conquistando il primo successo assoluto in carriera in un circuito internazionale.
Zanotti ha chiuso al secondo posto anche nella prova conclusiva di Internazionali d’Italia Series, Courmayeur MTB Event, dove però ha dovuto inchinarsi al capolavoro di Simone Avondetto (Silmax-XBionic), Transitato al primo giro al sesto posto, con mezzo minuto di ritardo dal trio al comando, formato allora da Edoardo Xillo (Oasi Zegna), Zanotti e Nicola Taffarel (Damil GT Trevisan), il piemontese classe 2000 ha iniziato una rimonta impressionante che lo ha riportato a contatto con i primi già al termine della seconda tornata.
Mentre cedeva Xillo, attardato a causa di una scivolata, Zanotti, Taffarel e Avondetto procedevano a contatto fino all’ultima tornata, dove Avondetto non solo rispondeva al tentativo di allungo di Zanotti, ma riusciva a distanziarlo per gustarsi uno splendido arrivo in solitaria. Dietro a Zanotti, terzo posto per Nicola Taffarel, quarto Fabio Signorino (Lapierre-Trentino-Alè), quinto Filippo Fontana (Gottardo Giochi Caneva).
Donne Junior, incredibile Tovo: va a dare “fastidio” alle Elite!
Che Marika Tovo (Rudy Project-XCR) fosse la grande favorita della prova di Courmayeur fra le Donne Junior era opinione comune, soprattutto visto il dominio messo in campo nelle ultime prove di Montichiari e Nalles, ma in Valle d’Aosta la diciottenne veneta ha superato le più rosee aspettative.
La Tovo non si è infatti limitata a dominare la gara di categoria, conclusa con oltre 4 minuti e mezzo di vantaggio su Giada Specia (Team Velociraptors) e oltre 5 su Francesca Baroni (Melavì Focus Bike), ma si è trovata nelle fasi finali di gara a pedalare appaiata con Serena Calvetti, in quel momento terza nella gara Open Donne, partita addirittura due minuti prima di lei.
Una prestazione che dice molto delle potenzialità della Tovo, un elemento che il CT Mirko Celestino tiene in attenta considerazione per il presente e – soprattutto – per il futuro.
Marika Tovo conclude Internazionali d’Italia con tre vittorie e un secondo posto: la maglia celeste della classifica generale Junior Donne non fa che confermare la superiorità dimostrata nel corso di questi tre mesi.
Le reazioni
MARCO AURELIO FONTANA (Bianchi Countervail): “In questi Internazionali ho avuto molto, e forse avrei potuto raccogliere anche qualche successo in più, ma sono contento così. Credo sia la mia prima vittoria in Valle d’Aosta, che è ulteriore motivo di soddisfazione. Internazionali d’Italia Series è molto importante anche per la nostra squadra, e ci tenevamo tanto a portare questa maglia a casa. Ci siamo riusciti, e adesso è il momento di riposare un po’.”
MIRKO TABACCHI (C.S. Carabinieri): “Dopo l’infortunio che ho patito a Gennaio ho ripreso a pedalare a Marzo, ma vedo che la condizione sta crescendo bene, sintomo che la preparazione è stata fatta come si deve. Senza quella foratura, magari avrei potuto dare a Marco ancora qualche fastidio in più.”
STEPHANE TEMPIER (Bianchi Countervail): “Oggi ho pagato un po’ di stanchezza, fisica e mentale, dopo le due belle prove in Coppa del Mondo. Mi è mancata la brillantezza, ma non c’è dubbio su chi fosse il più forte oggi. Abbiamo conservato la maglia in casa Bianchi, e quindi siamo contenti così.”
EVA LECHNER (Clif Pro Team): “Oggi in gara mi sono sentita bene, anche se c’è stato molto da faticare. Il percorso era ancora più impegnativo di quello dove avevo vinto il Campionato Italiano, e in particolare le sezioni più tecniche erano scivolosissime dopo il passaggio della gara Junior, e ci hanno messo veramente in difficoltà. Ma è arrivata una bella vittoria, ed è questo che conta.”
MARTINA BERTA (KTM Protec Dama): “Quello di oggi è un risultato bellissimo, raggiunto in casa e con il tifo del mio pubblico, che oggi è stato davvero qualcosa di speciale. C’era tanta gente a seguirci, soprattutto nelle parti tecniche, e questo dà sempre una marcia in più. L’inizio di stagione è stato un po’ sottotono, ma adesso sto ritrovando la brillantezza, come dimostrano anche le belle prove in Coppa del Mondo.”
SERENA CALVETTI (Damil GT Trevisan): “Oggi sono contenta della mia tenuta di testa: spesso in passato mi sono arresa davanti alla prima difficoltà, mentre oggi sono stata capace di non disunirmi anche a fronte di due forature. Mi spiace solo non aver potuto cogliere un risultato migliore, ma le forature sono state errori miei. Ho due ringraziamenti: al mio ragazzo, Michele, che da anni cerca di spingermi a lavorare sulla testa, e alla mia amica Marika Tovo, che dopo la seconda foratura mi ha incoraggiato all’inverosimile perché non mollassi“.
SIMONE AVONDETTO (Silmax-XBionic): “Sono davvero felice della mia gara. dopo il primo giro è stata una corsa tutta in rimonta, ed è stata dura. E’ un successo davvero importante per me.”
JURI ZANOTTI (V.C. Monte Tamaro): “Quest’anno sono riuscito a riemergere dopo una stagione nella quale non riuscivo a rendere e a fare risultato, a dispetto dell’impegno e dei tanti allenamenti. Questa maglia rossa mi ripaga di tutti gli sforzi e i sacrifici: chiederò a mia mamma di lavarla, e poi finirà incorniciata. Come i ricordi più belli.”
MARIKA TOVO (Rudy Project-XCR): “A inizio stagione la condizione non era ancora al massimo, adesso la fatica e il duro lavoro pagano. Non pensavo di poter fare una gara di questo tipo, e terminare in mezzo alle Elite. E’ questa la mia gara più bella dell’anno fin qui.”
MICHELE MONDINI (CM Outdoor Events): “Siamo pienamente soddisfatti della stagione appena portata a termine, in cui il circuito ha dimostrato una crescita in termini di partecipazione, in qualità e quantità. C’è ancora strada da fare per raggiungere l’eccellenza a cui puntiamo, e crediamo che fare gruppo sia la chiave per continuare a crescere ancora. Vogliamo sinceramente ringraziare gli sponsor che con noi hanno costruito questa realtà, e gli organizzatori che hanno messo a disposizione le loro competenze a beneficio del circuito, senza dimenticare il grande contributo della Federazione Ciclistica Italiana che ha creduto in noi fin dallo scorso anno, e con cui contiamo di poter procedere verso un 2018 ancora più ambizioso.”