Il conto alla rovescia e’ finalmente terminato. Si alza il sipario sull’edizione del Centenario del Giro d’Italia, che domani celebra in Sardegna la ‘Grande Partenza’.
La prima tappa, la Alghero-Olbia di 206 chilometri, assegnera’ la prima maglia rosa e ad indossarla dovrebbe essere uno dei velocisti presenti in gruppo, visto che la frazione iniziale sembra, al netto di alcune difficolta’ presenti sul percorso, poter esaltare i ‘maghi’ del colpo di reni. Tanti i saliscendi nella prima parte di gara, con due Gran Premi della Montagna di quarta categoria posti a Multeddu (Km. 68) e Trinita’ d’Agultu (Km. 90,2).
Due traguardi volanti, a Santa Teresa di Gallura (Km. 135,7) e Cannigione (Km. 173,2), poi il terzo ed ultimo Gpm di quarta categoria a San Pantaleo (Km. 185,1), una salita di circa 5000 metri con pendenze medie dell’8%. Poi, strada mai banale fino all’arrivo: arduo pero’ ipotizzare che una fuga possa rovinare la festa degli sprinter. Tra i favoriti ad indossare subito la casacca del leader della classifica generale, il tedesco Andre’ Greipel (Lotto-Soudal), il colombiano Fernando Gaviria (Quick-Step Floors) e l’australiano Caleb Ewan (Orica-Scott), ma anche gli italiani Daniele Bennati (Movistar), Kristian Sbaragli (Dimension Data), Sacha Modolo (Uae Team Emirates) e Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo).
Domani, ad Alghero, per la prima volta sede di partenza di una tappa del Giro, sara’ anche onorata la memoria di Michele Scarponi, lo sfortunato scalatore marchigiano, scomparso lo scorso 22 aprile in seguito ad un incidente stradale mentre si stava allenando sulle strade della ‘sua’ Filottrano. La carovana rosa osservera’ un minuto di silenzio prima del via, quindi l’Astana, schierata in prima fila, anticipera’ il gruppo per un primo tratto di percorso. La squadra kazaka del WorldTour ha deciso anche di non rimpiazzare Scarponi, al quale e’ dedicata una delle salite simbolo del Giro come il Mortirolo, restando cosi’ in gara con otto corridori.
Sara’ una corsa rosa dura, adatta agli scalatori di razza: i favoriti, almeno sulla carta, sono il siciliano della Bahrain-Merida Vincenzo Nibali, campione in carica e trionfatore anche nel 2013, il colombiano Nairo Quintana (Movistar), primo nel 2014, il britannico Adam Yates (Orica-Scott), il francese Thibaut Pinot (Fdj), gli olandesi Steven Kruijswijk (Lotto NL-Jumbo) e Tom Dumoulin (Sunweb). I valori della vigilia, pero’, possono sempre essere ribaltati dal verdetto della strada: il Giro non e’ mai un’avventura scontata.
Via (ITALPRESS)