I corridori della Ötzi Alpin Marathon di sabato 29 aprile dovranno avere fiato da vendere per affrontare una gara tanto affascinante quanto faticosa. Il percorso parte da Naturno (BZ) ed arriva al ghiacciaio della Val Senales, ma i corridori non dovranno affrontare l’itinerario di gara per intero poiché la prima parte è riservata agli atleti di mountain bike e l’ultima agli scialpinisti. Nel bel mezzo, tanta corsa con 11.3 km da percorrere con le scarpette ai piedi. L’evento è organizzato dall’ASD Senales, con il comitato organizzatore guidato da Peter Rainer rincuorato in queste ultime ore dal meteo che per sabato prospetta all’orizzonte una splendida giornata di sole. Per quanto riguarda i podisti della 14.a edizione, la seconda frazione inizia subito a salire a ridosso di Madonna di Senales su un ripido prato, poi entra nel bosco e si porta fin sulla diga del lago di Vernago, e siamo a 1700 metri dove la fatica si fa sentire maggiormente, poi con continui saliscendi costeggia a mezzacosta il lago dopo aver “salutato” l’amena chiesetta di Leiter. C’è da affrontare anche un ponte tibetano, poi la gara passa attraverso l’“Ötzi Rope Parc” e infine affianca la strada provinciale per raggiungere il ponte nei pressi del Maso Untergerstgras che attraversa il torrente di Maso Corto. La corsa è in gran parte off road, con appena 2.1 km di asfalto e il resto su sentiero: al km 11.3 nel parcheggio delle Funivie Ghiacciai a Maso Corto (2.011 metri) è posizionato il secondo cambio. Correre a ridosso di questi scenari paesaggistici si prospetta magnifico, in una manifestazione alla quale hanno dato il proprio assenso anche nazioni del calibro di Germania, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovacchia, Olanda, Liechtenstein.
Tanti i protagonisti che mirano al gradino più alto del podio, come Roland Osele, Andreas Reiterer, Thomas Trainer, Daniel Antonioli, Oswald Weisenhorn, Anna Pircher, Nina Brenn, e ancora per le squadre Lorenza Menapace, Petra Pircher e Birgit Stuffer, Obwaller, Frick e Oberbacher, Fenaroli, Piazza e Salvadori, Wallnöfer, Bernhard e Elsler. Il primo cambio e la partenza dei primi podisti a Madonna di Senales sono annunciati poco prima delle 10.15, con le premiazioni alle ore 16.30 e la Ötzi Alpin Fest dalle ore 11 ad oltranza. Ai tempi di Ötzi, la mummia del Similaun, si percorrevano notevoli distanze lungo itinerari che partendo dal fondovalle in fiore raggiungevano le zone glaciali della Val Senales, tutto ciò in condizioni estreme e senza l’aiuto di mezzi tecnici. Per questo i corridori proveranno sensazioni intense, tornando a casa rigenerati dopo una giornata di podismo allo stato… primitivo!
Per info: www.oetzi-alpin-marathon.it e info@oetzi-alpin-marathon.com